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Donne migranti e diritto di scegliere - Tra desiderio dimaternità e IGV

Molte donne sono costrette ad abbandonare il proprio paese d’origine a causa di disastri ambientali, guerre, stato di povertà o conflitti tra Stati.

L'arrivo in un nuovo Stato con valori, stili di vita e cultura differenti da quelle originarie, costringe gli immigrati ad affrontare diverse difficoltà, in primis la lingua diversa: infatti la comunicazione è compromessa e lo stato di clandestinità aumenta la paura e il disorientamento.


Arrivare in una nazione sconosciuta e lasciarsi alle spalle la storia e gli affetti, comporta una rottura tra ciò che si è sempre stati e ciò che da quel momento in poi si diventerà. Ripensare alla propria identità, ricostruirla ed elaborare il distacco dalla propria terra rende più complesso l'adattamento alla nuova vita.

La gravidanza è un evento di vita che può comportare lo stravolgimento di tutti gli equilibri, e per le donne che stanno già vivendo una situazione di crisi può essere maggiormente difficoltoso. Inoltre, le donne che giungono nel territorio italiano non possono più contare sul supporto della rete familiare e spesso l'unico punto di riferimento che hanno è il partner.


La necessità di entrare in contatto con la rete sanitaria fa emergere il problema legato alla lingua: è pertanto importante il ruolo del mediatore all'interno delle cliniche e dei consultori.

In Italia la sanità pubblica è accessibile a tutti gli uomini e le donne che necessitano di assistenza sanitaria. Nel caso della gravidanza di madri che non sono in possesso di permesso di soggiorno, le cure sono garantite gratuitamente, inoltre è previsto il "congedo di maternità", ovvero il diritto di sospendere il lavoro per il periodo della gravidanza e non solo. Inoltre, la legge italiana dà la possibilità di usufruire di un permesso di soggiorno dall'inizio della gravidanza ai sei mesi successivi alla nascita del bambino. Per di più, grazie al progetto "mamma segreta" le donne hanno il consenso a non riconoscere il bambino post gravidanza, e al nascituro viene garantito il diritto di essere affidato ad una nuova famiglia.

La gravidanza è innanzitutto una scelta della donna, spesso nei paesi dell'Africa come in Nigeria la pratica dell'aborto è ammissibile solo se la gravidanza mette a rischio la salute della madre, questo contesto non fa altro che aumentare gli aborti illegali attraverso pratiche che possono minare la salute della donna, provocandone la morte. In Nigeria e in altre regioni dell'Africa è pratica comune utilizzare mix di erbe tossiche per indurre l'aborto o provocarlo attraverso l'inserimento di utensili di forma uncinata e appuntita all'interno del canale vaginale, comportando ripercussioni letali e risvolti psicologici devastanti.

In Italia dal 22 maggio 1978 - grazie alla "legge 194" - è consentito interrompere la gravidanza entro 90 giorni dal concepimento, dopo i primi 3 mesi di gravidanza, l'IVG (interruzione volontaria di gravidanza) è consentita solo in specifici casi suggeriti dalla legge. Tale diritto è esteso a tutte le donne, immigrate e non, sul territorio italiano.

In conclusione, la notizia di una gravidanza può provocare vissuti di impotenza e solitudine in donne straniere che si trovano ad affrontare questa nuova condizione all'interno di un Paese di cui non conoscono quasi nulla; la cultura, i diritti delle donne e le leggi in Italia tutelano e supportano le donne immigrate con o senza permesso di soggiorno ma poche di esse ne sono a conoscenza. Lo scopo deve essere quello di creare una rete sociale di solidarietà dall'incontro del popolo italiano con la popolazione immigrata. Riconoscere e rispettare le altre culture permette di rimandare un’immagine di sé positiva, ponendo sulla fiducia questo legame sarà possibile uno scambio di informazioni e un maggior inserimento e supporto.


Articolo a cura della Dott.ssa Federica Laprocina

Laureata in Psicologia Clinica e

della Salute



Sitografia

https://www.savethechildren.it/blog-notizie/migrazioni-i-principali-fattori-di-spinta-e-la-situazione-ad-oggi

https://iari.site/2021/02/13/lemergenza-sanitaria-che-deve-affrontare-la-nigeria-sono-gli-aborti-clandestini/

https://pixabay.com/it/photos/gravidanza-cuore-donna-incinta-7214373/









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